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Il territorio di Montignoso

Il Comune di Montignoso, in Provincia di Massa Carrara, si può considerare l'anello di congiunzione fra la Versilia e la Lunigiana e se pure di non grande estensione (Kmq. 16,67), ha il privilegio di racchiudere in questa poca terra la triplice varietà geografica del mare, del piano e della montagna.
E' infatti bagnato dal mare Tirreno e circondato dalle ultime propaggini delle Apuane, combinazione questa che regala per tutto il corso dell'anno un clima mite che è sicuramente un forte richiamo per i villeggianti e turisti che affluiscono in numero sempre maggiore.

Dalla spiaggia del Cinquale, affollata in estate di bagnanti, si può ammirare un paesaggio stupendo, dove fra il verde degli ulivi, piccoli paesi si aggrappano alle pendici delle colline mentre più in alto, oltre il confine delle selve di castagni e boschi di pini, il Carchio (mt. 1090 s.l.m.) bianco di marmo, veglia come una sentinella su tutto il territorio.

Elemento caratteristico del paesaggio è il castello Aghinolfi che domina tutto il paesaggio sottostante, conteso per secoli tra pisani e lucchesi, risalente probabilmente ad una primitiva fortificazione bizantina.
Oggi della poderosa fortificazione resta il maschio con la sua forma ottagonale, sapientemente restaurata , e molto diversa , per esempio, dai castelli della Lunigiana con i resti delle antiche casupole che danno l'idea del passato in cui si nasconde l'anima millenaria di Montignoso.

Da visitare la chiesa parrocchiale di San Vito e Modesto risalente al 1100 ove si conserva un trittico del pittore lucchese Ciampanti e la chiesa di Sant'Eustachio che risale probabilmente all'anno 1000 dove si può ammirare la Madonna lignea attribuita a Tino di Camaino risalente al 1300.
Nella stretta valle che dal mare risale verso il culmine delle Apuane sorge Villa Schiff Giorgini, una residenza nobile dell'800 con giardino e statue di marmo , oggi sede del Comune di Montignoso.
Poi c'è il Pasquilio, "zona montana" particolarmente amata da Ungaretti e dove vi è il busto dello scrittore e poeta Enrico Pea, fu teatro di sanguinosi scontri e attraversato dalla linea gotica nell'ultima guerra mondiale.

In questa terra è molto radicato il senso della comunità e delle tradizioni che si esprime in momenti di originale folclore , come il canto della Befana itinerante per tutto il paese , ad opera di due gruppi folcloristici: Gruppo Folcloristico Montignoso e Folk Cervaiolo 85 e il canto del Maggio ad opera del Gruppo Maggianti di Montignoso.
Tra i piatti della cucina tipica ricordiamo: il pane marocco, i tordelli, i biscotti "pefanin " preparati per la Befana, e le torte di riso preparate per la Pasqua.

La popolazione che supera i 10.000 abitanti, è sparsa nelle frazioni pianeggianti di Cinquale, Renella, Capanne, Prato, Piazza e in quelle collinari di San Eustachio, Corsanico e Cerreto. Durante l'estate il Comune, a vocazione turistica, raddoppia il numero dei suoi abitanti e in questo periodo vengono organizzate varie manifestazioni all'insegna del divertimento.

Ernesta Rappelli